
Secondo un'indagine condotta dall'AIE per l' agenzia per l'internazionalizzazione delle imprese (Ice), infatti, ogni 10 pubblicazioni 1 viene lanciata anche oltr'Alpe.
Il report, realizzato su un campione di 1200 editori e presentato alla fiera romana della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi, ribadisce che l'Italia è più interessata ad acquistare i titoli esteri che a vendere i propri su altri mercati, con una media di circa 10.672 libri importati contro i 5.884 venduti. Tuttavia, rispetto al 2001 il lancio editoriale in altri paesi è cresciuto oltre le aspettative, passando dal 3,2% al 9,5%, soprattutto grazie alla narrativa (36,2%) e ai romanzi per ragazzi (35.6%). Poca richiesta, invece, per saggistica e libri illustrati, soprattutto a causa degli elevati costi di produzione.
“I dati relativi alla piccola editoria italiana – ha dichiarato il presidente dell'Ice Riccardo Maria Monti - pur rappresentando una quota modesta verso l’estero, hanno incrementato le proprie esportazioni, rispetto allo scorso anno del 9,2% in linea con i maggiori editori. Questo fatto ci lascia bene sperare per il futuro”.